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Il piano FRANCESE
10,5 miliardi di euro di investimenti supplementari per infrastrutture, ricerca e aiuto alle autorità locali, di cui:
-4 miliardi di euro che saranno spesi in investimenti nelle ferrovie francesi (tra cui il progetto di alta velocità nell'ovest della Francia), nelle aziende pubbliche postale ed energetica.
-4 miliardi di euro saranno dedicati allo sviluppo sostenibile, all'istruzione superiore e all'industria della difesa.
-all'industria dell'auto consumatori francesi sarà offerto un bonus di mille euro per la rottamazione delle vecchie auto e l'acquisto di nuovi veicoli più ecolog
CORRIERE della SERA
per l'articolo completo vai al sito http://www.corriere.it2008-12-04
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REPUBBLICA per l'articolo completo vai al sito http://www.repubblica.it/2008-12-04 Investimenti nelle infrastrutture e nella formazione, aiuti all'industria dell'auto Il presidente: "La crisi è strutturale, occorrono aiuti immediati e forti" Sarkozy: piano di rilancio per 26 miliardi di euro Germania, il Bundestag approva misure per 31 miliardi ma la Merkel striglia Bruxelles e promette battaglia al prossimo vertice Sarkozy: piano di rilancio per 26 miliardi di euro PARIGI - Il presidente francese Nicolas Sarkozy ha annunciato oggi un piano di aiuti pubblici per 26 miliardi di euro per aiutare l'economia del Paese, mirando più a progetti di stimolo degli investimenti che ad aiutare direttamente i consumatori. Ultimo Stato dell'Unione Europea ad aprire le casse pubbliche per tentare di contrastare la crisi, la Francia subirà a causa di questo piano una riduzione dell'1,3 per cento al Pil nazionale. Il piano punta a stimolare l'economia stagnante attraverso una serie di progetti di investimento, tra cui 10,5 miliardi di euro di investimenti supplementari per infrastrutture, ricerca e aiuto alle autorità locali. Negli aiuti alle infrastrutture sono compresi 4 miliardi di euro che saranno spesi in investimenti nelle ferrovie francesi (tra cui il progetto di alta velocità nell'ovest della Francia), nelle aziende pubbliche postale ed energetica. Altri 4 miliardi di euro saranno dedicati allo sviluppo sostenibile, all'istruzione superiore e all'industria della difesa. Il piano prevede anche aiuti all'industria dell'auto che impiega, dice Sarkozy, direttamente o indirettamente il 10 per cento della forza lavoro francese. Ai consumatori francesi sarà offerto un bonus di mille euro per la rottamazione delle vecchie auto e l'acquisto di nuovi veicoli più ecologicamente compatibili. "Ci troviamo di fronte a una crisi che non è passeggera, ma strutturale, e la nostra risposta deve essere rapida e forte - ha detto Sarkozy annunciando il piano a Douai, nel nord della Francia - La nostra risposta alla crisi sono gli investimenti perché è questo il modo di sostenere la crescita e salvare i posti di lavoro di oggi, creando nello stesso tempo i posti di lavoro domani". Il pacchetto di aiuti rilancerà per il prossimo anno la crescita del Paese di circa lo 0,6 per cento, ma si calcola che porterà il debito pubblico dal previsto obiettivo del 3,1 al 3,9 per cento del Pil. Un livello ben superiore al tetto del 3 per cento fissato dall'Unione Europa, ma gli Stati Ue hanno ricevuto il permesso di sfondare momentaneamente i limiti per affrontare la crisi internazionale. La Francia promette comunque di portare il deficit vicino all'1 per cento del Pil entro il 2012. La Commissione Europea ha richiesto la settimana scorsa un intervento di tutti i Paesi membri per contrastare la recessione, ma i governi hanno adottato approcci diversi. Mentre la Francia sembra concentrarsi sugli investimenti, la Gran Bretagna ha annunciato un piano da 20 miliardi di sterline di tagli alle imposte e di aiuti alle piccole imprese, bassi redditi e famiglie. La Germania ha annunciato un piano per 31 miliardi di euro, ma non intende concedere tagli fiscali per stimolare l'economia, nonostante abbia un maggiore spazio di manovra budgetario rispetto agli altri partner dell'Unione. Angela Merkel, annunciando le misure anticrisi approvate oggi dal Bundestag, ha anche strigliato con toni insolitamente ruvidi la Commissione europea di Bruxelles, promettendo battaglia al prossimo vertice europeo dell'11 e 12 dicembre. "Il nostro pacchetto di misure è esemplare e noi siamo stati tra i primi in Europa a reagire alla crisi economica", ha sostenuto la cancelliera in una dichiarazione. Merkel ha aggiunto che la Germania continuerà a seguire attentamente lo sviluppo della crisi, in modo da reagire "presto, adeguatamente, ma anche con prudenza", poichè il governo tedesco "non parteciperà alla gara dei miliardi, solo per dare l'impressione di aver fatto qualcosa". E ha ribadito che non appoggerà in tutti i suoi punti il piano anticrisi da 200 miliardi deciso a Bruxelles. Intanto la sinistra Spd ha proposto buoni per spese di 500 euro a famiglia offerti dallo stato. (4 dicembre 2008)
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L'UNITA' per l'articolo completo vai al sito http://www.unita.it2008-12-01
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il SOLE 24 ORE per l'articolo completo vai al sito http://www.ilsole24ore.com2008-12-04 Sarkozy contro la crisi, piano da 26 mld di Giovanna Faggionato 4 dicembre 2008 Un "piano di rilancio" da 26 miliardi con priorità agli investimenti. Il presidente francese Nicolas Sarkozy l'ha annunciato oggi dalla città di Douai, nel Nord - Pas de Calais. Uno dei ministri competenti sarà chiamato a coordinare il progetto. Un piano che, con l'obiettivo di arginare recessione e disoccupazione, imbocca la strada del sostegno alle attività produttive rispetto a quello al consumo. Della cifra totale che corrisponde circa all'1,3% del Pil della République, 10, 5 miliardi di euro andranno a rimpinguare le casse delle imprese, a compensare i prelievi statali sotto forma di imposta. Mentre 11, 5 miliardi saranno utilizzati per un programma straordinario di investimenti pubblici. Alle due tranche di intervento si aggiungono misure a favore della rottamazione auto – mille euro per chi sostituisce un veicolo con più di dieci anni -, aiuti al comparto immobiliare, in particolare con il raddoppio, a partire dal 2009, dei prestiti a tasso zero sui nuovi acquisti di immobili, e sovvenzioni di 200 euro alle famiglie meno abbienti. Secondo l'Eliseo il piano dovrebbe tradursi nel 2009 in un surplus di crescita di 0,8 punti, ma contemporaneamente il debito pubblico aumenterebbe di 15, 5 miliardi, arrivando a circa il 4% del Pil, a fronte del 3,1% previsto. Ed è probabile che l'intervento a favore del comprto automobilistico scateni le prevedibili reazioni e polemiche. Altro fronte caldo è quello dei consumi: Secondo Le Monde Sarkozy sostiene che per ogni euro in favore dell'aumento della spesa si creano solo 0, 5 euro di crescita, mentre un euro d'investimento genera una ricchezza di 1, 1 euro. In ogni caso il piano francese lancia un segnale chiaro: l'impossibilità di affrontare la crisi solo con la politica del taglio dei tassi della Banca centrale europea. Sulla natura degli interventi, poi, Sarkò aveva giocato d'anticipo il 20 novembre, dichiarando: "Non si tratta di sapere se sono o non sono liberale, se ho riscoperto Keynes o abbandonato Friedman. Si tratta di essere pragmatici, davanti a una situazione economica finora sconosciuta".
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per l'articolo completo vai al sito 2008-10-31 http://www.avvenire.it http://www.lastampa.it/redazione/default.asp http://www.italysoft.com/news/famiglia-cristiana.html http://www.italysoft.com/news/il-punto-informatico.html
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